giovedì 15 settembre 2016

Vivere i momenti #conituoiocchi

Qualche settimana fa mi è capitato tra le mani un video che ho molto amato. 
Si tratta di un video del mio primo bimbo e l'ho molto amato perché è un video in cui mangia. E' un video che mi è capitato di rivedere proprio ora che sto svezzando il terzo piccino di casa.

Puoi vedere il video qui ---- > ECCOLO!

Si tratta di un video che mi fa sempre molto ridere.
E' un video filmato con il mio smartphone, forse per mandarlo al papà. Forse per avere un ricordo.
Se da una parte sono contentissima di averlo perché mi riempie di gioia, dall'altra non posso non notare che quello schermo era un piccolo muro tra me ed il mio bambino.

Sempre nello stesso periodo, ho visto questo video ---- > GUARDA!

Questo video mi ha portata a riflettere molto sull'uso della tecnologia che non può diventare un filtro tra noi e le emozioni del momento.
Spesso mi è capitato di vedere spezzoni di concerti in cui tutti erano con i vari telefonini a registrare video dell'evento. Sarà che non l'ho mai fatto perché amo vivere appieno i concerti, ma non riuscivo davvero a comprendere come riuscissero a godersi il momento.
In fin dei conti, però anche ciò che facevo con i miei bambini era qualcosa di simile.
Un momento apparentemente irripetibile doveva essere in qualche modo immortalato.

Questa idea è rimasta nella mia testa e credo di averla rimescolata un bel po' di volte.

Domenica siamo andati a provare un nuovo sport. La Gioca Pattinaggio ha organizzato una bella presentazione della società e dopo aver visto pattinare alcuni allievi è stata l'ora dei bimbi che si avvicinavano per la prima volta a questo sport.

Ero così emozionata nel far provare i pattini al mio bambino che mi sono scordata di avere il telefonino in tasca. Ho potuto apprezzare la sua voglia di provare questo nuovo sport, la sua prima piccola caduta, l'insicurezza, la voglia di ritentare.
Poi è stata la volta della sorella che si è impuntata per poter provare.
Anche in questo frangente il telefono è rimasto in tasca. Ho seguito con gli occhi la mia piccola, ho visto i suoi occhi che cercavano i miei. Uno sguardo di consenso, un cenno di incoraggiamento.

Quando mi sono accorta di questo momento bellissimo, mi sono emozionata.
Nel cercare un fazzoletto, mi sono quindi ricordata del telefonino.

A quel punto, la foto ricordo era quasi d'obbligo e l'abbiamo fatta.

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